Considerazioni preliminari sull'app Immuni




Tralasciando le questioni tecniche che sono sempre soggette a futuri miglioramenti, anzi consideriamo normale uno sviluppo in modalità agile / scrum (per riassumere in una frase "sviluppate a fasi"), vediamoci subito una grave problematica di fondo di immuni, l'app voluta dalla presidenza del consiglio dei ministri.


Premettiamo che  i soggetti più a rischio per il coronavirus, stando proprio ai dati del ministero della salute, sono gli anziani con età compresa fra i 70 e gli 80 anni.

Link ai dati statistici


Quindi per questa fascia di età un dispositivo con le funzionalità che si propone immuni sarebbe "vitale" nel senso letterale del termine.




Considerazioni di utilizzo

1) ANZIANI: DIFFICOLTA' TECNICHE 

le persone più anziane potrebbero:
  • non possedere uno smartphone
  • non possedere uno smartphone compatibile (un telefono un pò datato)
  • aver un telefono "per anziani" (quello a tasti grandi)  privo della possibilità di installare App
  • non avere la connessione internet per scaricare l'app
  • avere difficoltà ad installare l'app dallo store

e ancora più grave installare false app con nomi  simili con "virus digitale" che gli infetta il telefono (come già successo purtroppo!)


Fra l'altro l'app non è compatibile con tutti i device.



2) COMUNICAZIONE ANONIMA DEL CONTAGIO (?)

Non si capisce come comunicare il proprio eventuale contagio! LA COSA PIU' IMPORTANTE NON VIENE SPIEGATA! Forse telefonando ad un operatore sanitario ...ma a quel punto bisogna dare le proprie generalità o rischiamo che qualche buontempone si auto-segnali contagiato per creare il panico? (Dal momento che non sarà rintracciabile..la probabilità che accada è molto forte, il mondo dei troll è molto popoloso, se coperti da anonimato si scatenano)

 
Questa è anche una domanda, in ogni caso il fatto che non si capisca questo punto è una grave mancanza comunicativa

Come si segnala il proprio (eventuale) contagio?
Si tratta della funzione "carica dati"?
Se è quello lo abbiamo già fatto diverse volte, 
speriamo vivamente non sia proprio quello altrimenti risultiamo contagiati!   


Quindi NON SOLO BUONTEMPONI ma aggiungiamo anche le persone normali che sono vittime di uno scarso impianto comunicativo dell'app immuni.

3) CONTAGIATI RETICENTI 

 Persone che abbiano contratto il contagio non sono obbligati a comunicare il loro stato di salute, anzi proprio per un discorso di vergogna, o di privacy,  è proprio quello che vogliono evitare. Certo non è un discorso valido per tutti, ma basta che sia valido per una buona parte della popolazione per rendere inutile tutto l'impianto.


Ad oggi i contagiato totali sono circa 250.000

Diciamo che solo uno su tre installi l'app, abbiamo 150.000 persone contagiate che non usano l'app 
rendendo inutile tutto il discorso. 


4) CAMBIO DEVICE = PERDITA DATI 

E per finire, la chicca tecnica.

Dal sito di immuni si legge:

Posso accedere al mio profilo da dispositivi diversi?
No. Con Immuni non crei un profilo come in tante altre app. Pertanto, se installi l’app su un nuovo dispositivo, non c’è modo per Immuni di riconoscere che sei sempre tu.



Se una persona cambia il telefono o reinstalla il sistema operativo, ci sarà un nuovo numero casuale di fatto generando una nuova identità digitale 
quindi tutte le connessioni  fatte prima saranno perse, rendendo inutile tutto il meccanismo.


Esempio: 
diciamo che 
  • lunedi mattina si venga a contatto con una persona potenzialmente infetta. 
  • lunedì sera si cambi telefono.
  • martedi si incontrino 10 persone. 
Queste 10 persone non sapranno mai di essere state a contatto con un soggetto a rischio,
bloccando di fatto la catena di segnalazioni. 



Il fatto che ci sia un concetto di anonimato di fondo, rende impossibile il mantenimento di una solida associazione persona / tracciato delle connessioni con altre persone.
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Riassumendo

1) LIMITI TECNOLOGICI NELLE PERSONE TARGET 
app per smartphone = limiti tecnologici soprattutto alle fasce di età più colpite dal coronavirus
App non adatta per il target che più ne avrebbe bisogno!




2) CAMBIO DEVICE = PERDITA DI DATI 
anonimato = perdita di dati in caso di cambio device




3)  FAKE = DATI NON ATTENDIBILI 
anonimato = rischio utenti fake, 
falsi allarmi e panico, rendendo non attendibili tutti i dati di immuni



4) RETICENZA = DATI MOLTO PARZIALI 
non obbligatorio = persone che hanno contratto coronavirus potrebbero sentirsi a disagio nell'utilizzo di immuni, o non sentirsi in dovere di installarla









Di queste  analizziamo il punto che preoccupa di più: il terzo:

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DATI FINTI ==> DATI NON ATTENDIBILI, 
OVVERO L'ANONIMATO CHE GENERA IL POPOLO DEI CRETINI
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Il cretino, forte della protezione garantita dall'anonimato, 
ha la facoltà di segnalare falsi contagi 
(anche su molteplici  device e/o su device diversi dal principale, volendo). 


FACCIAMO UNA STIMA RAPIDA
Ipotizziamo che ogni 100.000 persone ci sia un "cretino",
  con ampio margine di ottimismo
===> 600 cretini in tutta italia 
(circa 60 milioni di persone) 

Ognuno di queste diciamo, vive in una famiglia di 4 persone e ciascuno di queste incontra 10 persone in una settimana, abbiamo 40 x 600 = 24.000 incontri con potenziali falsi contagiati. 



Vediamo il concetto di "10 persone": basti pensare a chi va a fare la spesa, o in un bar
sicuramente ci saranno 10 persone "nuove" che non ha mai incontrato prima, e sono dati di bassa stima, sempre tenendosi molto bassi.  


la seconda settimana, abbiamo 24.000 che incontrano 10 persone, e sono 240.000 falsi contagiati. 
la terza settimana saranno 2 milioni, la quarta 20 milioni di potenziale contagio, la quinta settimana tutta italia sarà un potenziale contagiato con tutti i 60 milioni di contatti con persone contagiate, e quel punto l'app immuni sarà inutilizzabile in quanto sarà un beep continuo di avviso. 



Quindi teoricamente l'app immuni dopo un paio di mesi avrà una maggioranza di dati INATTENDIBILI a causa di una piccola scintilla di cretini che potenzialmente possono fare uno "scherzo" sapendo che causa totale anonimato e nessuna ripercussione, nessuno farà loro nulla. 


Questi sono naturalmente concetti basati sul pessimismo,
 e solo contando sul fatto che ci sia nel mondo qualche cretino. 
Può anche essere che non sia cosi (speriamo)

Forse NON sarà cosi, tuttavia chi ha dimestichezza col mondo del web sa come basti un concetto di anonimato per dare vita ad un esercito di troll, haters e persone che non hanno timore di osare o fare in virtù del loro anonimato o sentendosi al riparo da qualsiasi conseguenza, dando quindi libero sfogo a qualsiasi cosa senza fermarsi a riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni. 






Chi scrive certo, è contro il concetto di anonimato nel web semplicemente perchè non avendo nulla da nascondere, crede più in concetto di trasparenza che di "possibilità di nascondere le carte in tavola", laddove il concetto di privacy è più un "poter fare le cose di nascosto", creare false notizie, creare disagi  o come in questo caso avere servizi a metà che non servono a nulla, un pò come in una casa mettere la porta blindata e poi lasciare le finestre aperte : sono solo soldi spesi male.  


Quindi a livello tecnologico, chi ha un minimo di dimestichezza, chi vede fenomeni come fake news, troll, fake account, deeep web  etc sa come questo problema si purtroppo un fenomeno reale e con cui fare i conti. 


Vedremo se immuni ne sarà immune, facendo affidamento sul buon senso della gente. 


















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