PHPDay e JSDay 2016

Ci sono alcuni eventi che non si possono proprio perdere se sei uno sviluppatore web: PHPDay e JSDay sono in cima alla lista! E noi vi ci siamo tuffati a testa bassa!



Nei primi due giorni si sono svolti i talk del JSDay, dove React l’ha fatta da padrone. La libreria mantenuta tra gli altri da Facebook ed Instagram infatti si è rivelata molto interessante per progetti medio-grandi, ma non sono mancati talk validi per tutti: Blazing fast CSS3 transitions  di Jad Joubran, Forgotten funky functions di Jakob Mattsson, The ultimate mobile DX using JS as a primary language di Fatos Hoti , Effectively Monitoring Client-Side Web Performance di Andrew Rota , The Evolution of Asynchronous JavaScript di Cirpo e 16 Milliseconds or Bust di Seth Samuel sono talk che lasciano decisamente il segno!

E ho avuto anche un piccolo sollievo personale: tempo fa stavo facendo dei test per lo sviluppo di un’applicazione javascript che doveva interagire con il testo selezionato, incontrando difficoltà enormi. Sapere durante il keynote di Alexandru Dima, main developer contributore di Microsoft VS Code (un editor sviluppato in javascript), che per lo stesso motivo è andato a piangere in bagno, mi ha fatto sentire meglio!

Fondamentale è stata la partecipazione all’incontro dei JavaScript User Group di tutta Italia: abbiamo partecipato assieme a TrevisoJS, e abbiamo deciso di convergere tutti tramite MilanoJS sotto la bandiera di ItaliaJS! Vi aspettiamo nel canale slack di ItaliaJS!

Le due giornate si sono concluse con A Class Action di Luciano Colosio. All’inizio speravo si trattasse di una vera class action per rimuovere il maledettissimo banner dei cookie (grazie, Europa!)... Invece, si è trattato di un invito a ragionare sulla tanto attesa istruzione “Class” che sta finalmente per approdare nei nostri browser grazie alla sua introduzione in EcmaScript 6: era veramente necessaria? Cos’è che fa che già non si poteva fare?

Il PHPDay invece ha visto come relatori due illustri personaggi quali Rasmus Lerdorf e Jordi Boggiano, creatori nientemeno che di PHP e Composer! Vari talk hanno ben evidenziato che il solo applicare PHP7 (rilasciato sei mesi fa) al proprio server comporta dei grandi vantaggi in fatto di performance, come i keynote Deploying PHP 7 di Rasmus Lerdorf e How Badoo Saved $1M Switching to PHP7 di Nikolay Krapivnyy ma anche PHP 7 performances from PHP 5 di Julien Pauli. E tanto per far capire che ci troviamo in un momento di grandi cambiamenti, ecco arrivare argomenti quali Keep your users up-to-date in realtime with WebSockets! di Ondřej Mirtes e HTTP/2.0 101 Introduction di Bastian Hofmann che dimostrano che il modo di connetterci è già cambiato.

Abbiamo partecipato col PUG Venezia anche all’acceso dibattito dei PHP User Grup di tutta Italia, che si stanno riorganizzando dopo un periodo di bonaccia… Sicuramente lo scenario è cambiato rispetto a 13 anni fa, quando è stato fondato il GrUSP, tanto che più che di PHP User Group si è iniziato a parlare di “Programmers” User Group, perchè il mondo PHP non può più ignorare altre realtà più recenti. Di conseguenza, qualcuno temeva che i PUG potessero perdere la loro identità, ma niente paura: il focus resta su PHP, e ben vengano altri argomenti! Voi cosa ne dite? Scrivetecelo nel canale slack del GrUSP!

In conclusione, le quattro giornate sono state davvero ispiranti. Fantastici alcuni talk più “particolari”, come quelli riguardanti Machine Learning, Digital Art e Raspberry Pi, e l’ultimo, quello conclusivo, che ci ha riportato “alle basi”: non importa quali framework, tool o metodologie di sviluppo useremo: WE ARE DEVELOPERS, e ciò che conta è la testa ;)

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